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Un Comune sindacalista. Luigi Fabbrini fra UIdL, repubblicani e reduci a Modigliana (1919-1923)

Il Mulino

Bologna, 2023; br., pp. 176, cm 12x24.
(Percorsi).

collana: Percorsi

ISBN: 88-15-38644-0 - EAN13: 9788815386441

Soggetto: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Emilia Romagna,Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Nell'autunno del 1920, a Modigliana, nell'Appennino romagnolo, un'inedita coalizione di sindacalisti rivoluzionari, ex combattenti e repubblicani, guidata dal segretario della Camera del Lavoro Luigi Fabbrini, conquista tutti i seggi del consiglio comunale. La Camera aderisce all'Unione Italiana del Lavoro, sindacato nato nel 1918 col proposito di coniugare la rappresentanza di classe con i valori nazionali dell'interventismo. Fabbrini, mosso dall'idea di costruire un sistema cooperativo capace di contrastare la disoccupazione, amministra il Comune durante mesi difficilissimi, battendosi contro proprietari terrieri, avversari politici, burocrati romani, e infine contro le camicie nere. La sua tormentata vicenda resta originale e pressoché unica: estraneo alle sirene bolsceviche, eppure schierato dalla parte delle classi popolari; nazionalista, ma dichiaratamente democratico; autonomista e federalista, mai tentato dallo statalismo collettivista, insegue l'illusione di poter assicurare alla sua comunità una peculiare via territoriale autodeterminata nel caos del primo dopoguerra. Previsione sbagliata: la «normalizzazione» fascista non risparmierà Modigliana.

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