L'io spezzato e la domanda di assoluto. Percorso di letteratura italiana ed europea dell'Ottocento e Novecento. Vol. 2: Il Novecento
ItacaLibri
Castel Bolognese, 2012; br., pp. 224, cm 14x21.
(Saggi).
(Saggi).
collana: Saggi
ISBN: 88-526-0309-3
- EAN13: 9788852603099
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.26 kg
«Dio non crea una brama o una speranza senza aver pronta una realtà che le esaudisca. La nostra brama è la nostra certezza, e beati siano i nostalgici, perché torneranno a casa» (K. Blixen). Tre sono i fili dell'ordito che cuce in profondità l'approccio di Filippetti ad autori e testi. Primo: l'autocoscienza divisa e mutilata di un io sradicato, déraciné, in balia del dualismo terra-cielo, noia-ideale, carnalità-spiritualismo etereo. Se l'io pirandellianamente si frantuma in centomila aspetti, non ne rimane niente. La perdita del centro di cui parla Hans Sedlmayr è anche perdita del volto, dell'identità. Secondo: lo struggimento esistenziale, ovvero la domanda di assoluto, e l'evidenza che il dato reale è segno che rimanda più in là, più su, oltre: è analogia. Quale stupore quando questo sguardo sulla realtà viene a galla, come un fiume carsico, in brani di autori che la critica ha mummificato entro lo schema del calcinato nichilismo! Terzo: i fatti e gli incontri che inducono autori agnostici o atei a fare i conti con l'esperienza cristiana, entro quel più grande alveo che Northrop Frye ha chiamato il grande codice: l'immaginario biblico. E, di nuovo, non mancheranno le sorprese...