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Gramsci e il jazz

Bibliotheka Edizioni

Roma, 2024; br., pp. 72, cm 12x18.
(Formiche).

collana: Formiche

ISBN: 88-6934-923-3 - EAN13: 9788869349232

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.1 kg


Nei "ruggenti anni Venti" la musica jazz irrompe nel ritmo compassato della vecchia Europa, abituata al passo di valzer. Quella sinfonia dell'irrequietezza, di sottane corte e gambe in aria, che Joséphine Baker trasforma in selvaggia seduzione, si presenta agli osservatori e ai critici come un'orgia di suoni e movimenti, evasione e irrazionalità. Gramsci dedicò al jazz solo appunti occasionali che, finora inediti, sono qui analizzati: egli temeva una società massificata, consumista, semplificata, meccanizzata, dove il jazz si intrecciava con le fabbriche tayloristiche e le città americane popolate di grattacieli. Una visione capace di oltrepassare la musica e scorgere, al di là del ritmo trascinante, la reale dimensione sociale.

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