Laclos e l'isola delle ellissi. L'ultimo viaggio di Choderlos de Laclos. Diario segreto. Napoli-Taranto 1803
S. Giovanni la Punta, 2024; br.
EAN13: 9791223048467
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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In un diario inedito ritrovato a Parigi, il generale Pierre-Ambroise Choderlos de Laclos, protagonista di primo piano della Rivoluzione francese e autore del libro-scandalo "Les liaisons dangereuses", racconta in prima persona le esperienze del suo ultimo viaggio in Italia. Inviato a Taranto da Napoleone Bonaparte in missione segreta per organizzare le difese della piazzaforte e preparare la seconda occupazione francese, egli vi muore il 5 settembre 1803. Con una serrata, lucida e appassionata cronaca di quei mesi, che costringe il lettore e lo storico a rivedere la sua biografia ufficiale, Laclos ci accompagna lungo il lento mutare ed arricchirsi del suo sguardo sulla città dei due mari e la sua regione, attraverso le escursioni che vi compie, gli incontri intellettuali e galanti, le delusioni, le sfide, le sue stesse concezioni dell'arte delle fortificazioni, della politica, della letteratura. In questa esplorazione al sud più a sud delle cose e dell'animo umano, egli rivela a se stesso e ai posteri una imprevista vocazione per il paesaggio, su cui redige le premesse di un Trattato e un progetto per la Taranto del futuro, facendo dell'isola di San Paolo uno dei caposaldi strategici e simbolici di una inedita e visionaria Geografia delle ellissi e delle sue costellazioni. Col prezioso aiuto del suo giovane aiutante di campo, il capitano Lespagnol, egli vi si dedica con una vertigine creativa e di pensiero che brucia le residue forze di un fisico già minato dalla malattia che lo porterà alla morte. Tanto nel "cantiere" del diario quanto negli abbozzi del Trattato, Laclos si spinge a delineare fra le altre visioni, con sguardo e slancio profetico, anche il tracciato di una possibile nuova Cartografia dello Sguardo e del Sentimento, fino a prefigurare le utopie del nuovo secolo e oltre. In questo romanzo, basato sulla biografia reale del protagonista, Roberto Perrone descrive un Laclos che compie, nell'ultimo scorcio della sua vita, un viaggio nel viaggio dentro se stesso e la sua formazione illuministica, e al contempo verso una nuova idea tanto della letteratura quanto del paesaggio e la sua rappresentazione. Prende forma così, nell'inaspettato "laboratorio" tarantino, un intreccio che si rivela infine come il vero romanzo anti-Liaisons che Laclos ha sempre desiderato scrivere, e che è il "canto del cigno" della sua travagliata esistenza.