Duecento sentenze. La giustizia militare nella guerra 1940-1943
Paolo Gaspari Editore
Udine, 2002; br., pp. 194, ill., cm 17x24.
(Collana Storica. 18).
collana: Collana Storica
ISBN: 88-86338-60-0
- EAN13: 9788886338608
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.49 kg
Questo libro copre una vistosa lacuna nella storiografia sulla seconda guerra mondiale. Se infatti l'attività della giustizia militare nella prima guerra mondiale suscitò violente polemiche durante il conflitto e nel dopoguerra, nessuna attenzione attirò invece il ruolo dei tribunali militari nella seconda guerra mondiale. La ragione di fondo di questo disinteresse è probabilmente che l'operato dei tribunali militari nel 1940-43 non ebbe punte repressive altrettanto forti che nel 1915-18. La fucilazione di 28 uomini (2 ufficiali, 23 alpini e 3 carabinieri) facenti parte del piccolo presidio di Bol nell'isola di Brazza, avvenuta l'8 agosto 1943 a Sebenico, costituisce l'unico caso di repressione collettiva di una durezza estrema; le ricerche di Rochat nell'archivio dell'Ufficio Storico dell'Esercito hanno portato alla luce due sentenze che permettono una ricostruzione più accurata di questo e di molti altri episodi sconosciuti al grande pubblico. La mancanza di punte repressive forti non deve infatti ingannare: nel 1940-43 la giustizia militare ebbe una presenza rilevante e continua verso i militari come verso i civili italiani e ancor più nella repressione della resistenza balcanica, con un totale orientativo di 200.000 procedimenti aperti. Le duecento sentenze qui riportate fanno sì che questo sia il primo studio sistematico su tutti i fronti della guerra combattuta dagli italiani in Europa e in Africa.