Winnicott. Vita e opere
Traduzione di Gazzillo F.
Milano, 2014; br., pp. 511, cm 15x22,5.
ISBN: 88-6030-711-2
- EAN13: 9788860307118
Soggetto: Società e Tradizioni
Testo in:
Peso: 0.87 kg
Giunto alla psicoanalisi passando attraverso la pediatria, Donald Woods Winnicott (1896-1971) raggiunse la ribalta della scena analitica nei giorni tempestosi in cui i seguaci di Anna Freud e quelli di Melanie Klein si scontravano per conquistarsi il diritto di essere considerati i veri eredi intellettuali di Freud. L'indagine di Winnicott parte da una riconsiderazione in termini sostanzialmente nuovi del rapporto madre-bambino. Dobbiamo a lui importanti sviluppi teorici del pensiero psicoanalitico e concetti oggi familiari, come quello di "madre sufficientemente buona", di "holding" o di "oggetto transizionale" (la famosa "coperta" di Linus). La sua stupefacente carriera si interseca con quella di molte delle grandi figure della psicoanalisi e della psicologia, non solo Anna Freud e Melanie Klein ma anche gli eccentrici membri del gruppo di Bloomsbury, Jacques Lacan, Ronald Fairbairn e Masud Khan, il controverso analista pakistano autoproclamatosi principe. Tra i molti che hanno scandagliato la mente umana, Winnicott è l'autore che meglio di tutti riesce a parlare ancora a noi contemporanei perché, con un linguaggio semplice e chiaro, si è occupato dei temi universali dell'essere umano: l'attaccamento e la separazione, l'amore e la perdita. Senza ricorrere a nessun gergo, ma costruendo una teoria complessa che amplia il raggio di applicazione della psicoanalisi, ci mette in contatto con la nostra vita quotidiana, dall'infanzia alla vecchiaia.