Il Dio che si è fatto carne
Queriniana
Traduzione di Romagnoli G.
Brescia, 2022; br., pp. 176, cm 11x20.
(Meditazioni).
collana: Meditazioni
ISBN: 88-399-3269-0
- EAN13: 9788839932693
Testo in:
Peso: 1 kg
Per le grandi religioni monoteiste l'affermazione cristiana dell'Incarnazione di Dio è, nella migliore delle ipotesi, un'aberrazione e, nella peggiore, una bestemmia. L'onnipotenza di Dio non coincide granché con quello che sembrerebbe essere il suo abbassamento. Forse che gli opposti possono coesistere in Dio? Essere onnipotente e, allo stesso tempo, debole e fragile? Essere infinitamente grande e apparire nella carne di un bambino? Essere il «Vivente», l'eterno immortale, e condividere la nostra condizione facendo esperienza della morte? Essere il totalmente Altro e il farsi vicino come «Dio con noi», l'Emmanuele? I cristiani professano che in Gesù Cristo, nato da donna, pienamente uomo, sottoposto alla morte, ha preso dimora la pienezza della divinità. Difatti Dio non è mai tanto grande come quando, per amore, si fa piccolo. «I cristiani chiamano storia della salvezza l'insieme degli avvenimenti che hanno preceduto e seguito la decisione di Dio di "piantare la tenda in mezzo a noi". È una storia grandissima e meravigliosa, ma che qui viene raccontata in piccolo. Si dovrebbe cominciarla con "C'era una volta...", come tutte le storie belle, come tutte le storie che non stanno né in cielo né in terra» (Ange Rodriguez).