L'Italia a una svolta. L'attualità della lezione di Federico Caffè
Franco Angeli
A cura di Romagnoli G. C.
Milano, 2023; br., pp. 192.
(Economia. 363.122).
collana: Economia
ISBN: 88-351-4714-X
- EAN13: 9788835147145
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.29 kg
Il protagonista di questo volume è, ancora una volta, Federico Caffè (1914-1987), il grande maestro della politica economica nel nostro Paese, una figura ormai quasi mitica. Caffè non era solo uno studioso e un esegeta, era anche un intellettuale che aveva fatto scelte precise, come quella di stare dalla parte dei più deboli. Questo era uno dei suoi "punti fermi", e la fedeltà ad essi era, per lui, più affidabile che indulgere alle mode intellettuali. Come John Maynard Keynes, era convinto che la politica fosse responsabile del bene collettivo e del miglioramento sociale. Per questo lamentava la rinuncia delle istituzioni politiche e sociali italiane all'impiego di controlli fisici o diretti come strumenti di politica economica o la preservazione di un rigore formale disinteressato alle conseguenze operative delle misure di politica economica. Non sopportava l'arroganza: era questo il suo antidoto al fascino dei vincitori che abbandonavano la modestia e anche di coloro che ne mancavano a prescindere. Ma come possiamo rileggere oggi il messaggio di Federico Caffè? Consapevoli della necessità di una svolta positiva per il nostro Paese, alcuni dei suoi allievi tornano qui a riflettere sul suo pensiero per affrontare, anche alla luce del suo metodo, della sua narrativa e dei suoi valori, la crisi economica in corso, accentuata dalla pandemia e dalla guerra russo-ucraina. Riesaminano, quindi, le sue proposte sulla politica monetaria, sulle relazioni economiche internazionali, e la sua preoccupazione per la crescita e lo Stato Sociale. Analizzano i problemi dell'economia italiana, che già Caffè considerava insoluti: la scarsa crescita e la disoccupazione, i conflitti sociali, lo spreco degli investimenti nelle risorse umane emigrate, la prepotenza del capitale finanziario, il ruolo non sempre indipendente e ineccepibile delle organizzazioni internazionali, l'inefficienza delle amministrazioni pubbliche, la debole difesa della posizione economica e politica italiana nei confronti degli altri Paesi, a volte alleati, sovente avversari. E auspicano, con Caffè, il ritorno delle istituzioni economiche internazionali allo spirito originario e alla visione dei padri fondatori dell'ordine economico mondiale postbellico. Prefazione di Mario Draghi.