La scelta del male. Una storia politica
Giangiacomo Feltrinelli Editore
Milano, 2023; br., pp. 240.
(Varia).
collana: Varia
ISBN: 88-07-49376-4
- EAN13: 9788807493768
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Rosario Aitala è un giudice della Corte Penale Internazionale dell'Aja dove, tra gli altri, è titolare del fascicolo sull'invasione russa in Ucraina. Il conflitto ha rovesciato l'ordine internazionale che sembrava avere resistito alla Guerra fredda e alla dissoluzione dell'Unione sovietica. Segna la fine della pace e un nuovo inizio della storia europea, data prematuramente per esaurita. Una storia che comprendiamo in maniera superficiale. Siamo in balia di narrazioni mistificatorie, prima di tutto sulla natura del Male: la violenza e le atrocità di massa, sostiene Aitala, non sono mere manifestazioni di malvagità, deviazioni incomprensibili della natura umana. Sono scelte politiche calcolate. Nel corso del Novecento si è affinato un metodo che gioca le dinamiche del potere sul corpo degli incolpevoli e degli inermi. Si uccide, si stupra, si tortura, si perseguita per governare; per dominare spazi, risorse e anime; per annichilire il dissenso, soggiogare volontà. Il potere si impregna di sangue innocente perché la politica antepone il proprio crudo interesse alla legge morale. Cambiano tempi, luoghi, circostanze, ma i copioni si ripetono. Una linea rossa unisce il genocidio degli armeni, la Shoah, i Gulag di Stalin, l'Holomodor nell'Ucraina sovietica, la carneficina dei tutsi in Ruanda, la "pulizia etnica" dei musulmani bosniaci, lo sterminio di quasi un quarto del popolo cambogiano da parte dei Khmer rossi, le stragi terroristiche, le bombe sui civili, le persecuzioni e le segregazioni delle minoranze etniche, religiose e culturali. Fino ad arrivare all'invasione russa e alle atrocità di oggi. Ai massacri commessi in luoghi e tempi diversi sottostà una sceneggiatura politica unitaria. Guardare negli occhi il Male e capirne la matrice politica è l'unico modo per comprendere il passato e soprattutto il presente.