Domon Ken. Il maestro del realismo giapponese
Skira
Roma, Museo dell'Ara Pacis, 27 maggio - 18 settembre 2016.
A cura di Rossella Menegazzo e Takeshi Fujimori.
Milano, 2016; ril., pp. 184, 170 ill. col., cm 22x32.
(Fotografia).
collana: Fotografia
Altre edizioni disponibili: English edition 88-572-3275-1
ISBN: 88-572-3290-5
- EAN13: 9788857232904
Soggetto: Collezioni,Fotografia
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Orientale & Indiana
Testo in:
Peso: 1.34 kg
Domon Ken (1909-1990), maestro indiscusso della fotografia realista giapponese del dopoguerra e ancora oggi punto di riferimento per i circoli fotografici amatoriali, è rimasto inspiegabilmente quasi sconosciuto in Occidente. La vastità e la diversità della sua opera fotografica, di uomo quasi rinascimentale, rivelano un'attenzione e un interesse instancabili verso la cultura, l'arte, i volti, la società, la politica del proprio Paese, riassunti in una quantità di pubblicazioni divenute iconiche. Formatosi nello studio più all'avanguardia degli anni Trenta, il Nippon Kobo, lavora inizialmente come fotogiornalista, rispondendo alla crescente domanda di servizi propagandistici quando la guerra si avvicina. Tuttavia, la sua sensibilità crescente verso i temi culturali e sociali lo allontana presto dal mondo commerciale alla ricerca di un linguaggio diretto e senza filtri - che lui definisce come realismo sociale e in seguito socialista - che potesse raccontare la reale situazione di un Paese provato dagli eventi tragici del conflitto e in profondo cambiamento. Trova riparo prima nell'ovattato spazio del teatro bunraku e nella bellezza dei templi antichi, che visita in una sorta di pellegrinaggio per tutta la vita, anche quando la salute lo segna obbligandolo in sedia a rotelle. In seguito si dedica anche alla documentazione dei miseri villaggi di minatori nell'isola di Kyushu e dei quartieri bassi di Tokyo, culminando nell'opera dedicata alle vittime dello scoppio della bomba atomica.