Stelle a strisce. Gli Stati Uniti nelle strisce a fumetti, da «Yellow Kid» al «New Yorker»
Odoya
Bologna, 2016; br., pp. 223, ill., cm 24x12.
(Odoya Library. 237).
collana: Odoya Library
ISBN: 88-6288-343-9
- EAN13: 9788862883436
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Fumetti,Saggi (Arte o Architettura)
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Africana & Oceanica
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Il 17 febbraio 1898 esce la prima tavola di Yellow Kid sul supplemento domenicale del quotidiano New York World: il monello dal camicione giallo, orfano degli slum newyorchesi, subito conteso tra i due grandi magnati della stampa americana dell'epoca, Joseph Pulitzer e Randolph Hearst. Dalla matita dello stesso autore, Richard Felton Outcault, nacque il suo opposto "Buster Brown", striscia solo apparentemente per bambini che metteva in luce ombre e idiosincrasie della nuova classe media urbana, ricca e industrializzata. Da allora le strisce a fumetti hanno accompagnato la vita e gli avvenimenti della società americana per raccontare due guerre mondiali, la grande Depressione, il New Deal, gli anni del maccartismo e quelli di John F. Kennedy, la discriminazione razziale, la guerra in Vietnam, l'uomo sulla Luna e l'u settembre; gli umori, le contraddizioni e le piccole e grandi tragedie quotidiane. E questo grazie dapprima ai pionieri di questo nuovo medium come McCay e McManus, Segar e Harriman, poi al genio di singoli innovatori come Will Eisner, nonché all'illuminato spirito imprenditoriale di figure come Joseph Patterson, organizzatore della prima agenzia di fumettisti. Questo volume ripercorre il cammino dei comics sui quotidiani americani, mostrandoci come queste "semplici vignette" siano state, fin dalla loro prima comparsa, lo specchio della vita americana, e come abbiano influenzato le produzioni di altri paesi come l'Italia, la Francia e la Gran Bretagna. Nelle appendici, uno sguardo sul fumetto politico italiano, sulla graphic novel e sul caso Charlie Hebdo, nonché le interviste a due importanti esponenti del "fumetto di realtà" italiano: Claudio Calia ed Elettra Stamboulis.