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Cinema e danza. Storia di un passo a due

UTET Libreria

Torino, 2008; br., pp. 336, cm 14,5x21.
(Collana di Cinema).

collana: Collana di Cinema

ISBN: 88-6008-221-8 - EAN13: 9788860082213

Soggetto: Cinema,Musica,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.306 kg


Perché il cinema ama così tanto la danza? I motivi sono tanti. Anzitutto la danza porta con sé un sistema di valori e simboli immediatamente riconoscibili con significati ben precisi: piacere, sfida, seduzione, bellezza, aggressività, armonia. E poi sia il cinema sia la danza hanno in comune la stessa materia: il tempo e lo spazio. "Cinema e danza" ricostruisce le tappe fondamentali di questa storia d'amore, che comincia un attimo prima della nascita del cinema. È a tutti gli effetti la storia di un passo a due: dall'incontro fra cinema e danza nasce qualcosa di impensabile per le due arti separatamente, qualcosa di nuovo e straordinario, che si fonde armonicamente in un tutt'uno ma è anche in grado di evidenziare la peculiarità e l'unicità di ciascuno. Siamo così conquistati dai film delle avanguardie, costruiti come balletti, dalla confidenziale eleganza di Fred Astaire e Ginger Rogers o dall'acrobatica energia di Gene Kelly. Ma scopriamo anche come nei film di John Ford la danza abbia sempre un preciso significato narrativo e non solo estetico oppure come in "A qualcuno piace caldo" di Billy Wilder, Jack Lemmon, travestito da donna, balli proprio il tango con Joe Brown per moltiplicare l'effetto comico: questo ballo sensuale e in cui uomo e donna hanno ruoli ben definiti, permette di far esplodere il gioco del travestitismo e dei doppi sensi.

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