Filosofia della libertà. Tratti fondamentali di una concezione moderna del mondo
A cura di Fiorini F.
Acireale, 2025; br., pp. 220, cm 14x21.
(Hod. 43).
collana: Hod.
ISBN: 88-6496-806-7
- EAN13: 9788864968063
Testo in:
Peso: 0 kg
Per Steiner, il pensare può essere direttamente contemplato, come un'entità in sé compiuta, «che si sorregge da sé». Esso non deriva da hod un processo fisiologico del cervello, che anzi viene respinto nella sua attività organica. Quello che i fisiologi riduzionisti scambiano per il pensiero, in realtà non è che la sua contro-immagine, come le orme lasciate da chi cammina su un terreno soffice. Il monismo in cui Steiner si riconosce respinge l'assunto che nella moralità dell'uomo si nasconda il finalismo di un'entità impercepibile a lui estranea. Esso ammette che l'uomo possa trovarsi a volte in condizioni di non-libertà, in quanto vive in un mondo di percezioni, e può essere incapace di produrre intuitivamente le proprie idee morali. Steiner riconosce come parzialmente giustificato il realismo primitivo, che si fa comunicare da altri, dalla società, o da un essere divino concepito con sembianze percepibili ai sensi, il contenuto concettuale della sua vita morale. Totalmente ingiustificata è invece la metafisica speculativa, che cerca spiegazione ai fenomeni del mondo al di fuori di esso. Non hanno senso per Steiner le discussioni se l'uomo sia libero oppure no, perché egli in realtà è un essere in evoluzione, che «è chiamato allo spirito libero, come ogni germe di rosa è chiamato a divenire rosa».