Essere. Essere consapevoli di essere coscienti Essere «io»
Astrolabio Ubaldini
Traduzione di Mingotti M.
Roma, 2023; br., pp. 124, cm 15,5x21,5.
(Civiltà dell'Oriente. 1).
collana: Civiltà dell'Oriente
ISBN: 88-340-1879-6
- EAN13: 9788834018798
Testo in:
Peso: 0.25 kg
La convinzione che la felicità dipenda da ciò che ci accade intorno, da ciò che vediamo oggettivamente nel mondo, è molto radicata. Non è del tutto priva di fondamento, perché ogni volta che riusciamo a ottenere un oggetto del desiderio o a evitare una situazione spiacevole sperimentiamo un instante di felicità. Tuttavia, non appena l'oggetto, l'attività, la relazione perdono forza o scompaiono, o quando la situazione che cercavamo di evitare si ripresenta, la felicità svanisce e la sofferenza o insoddisfazione di fondo riemerge. Così ci mettiamo di nuovo alla ricerca di qualche forma di esperienza oggettiva che riteniamo gradevole, diventando dipendenti da un ciclo senza fine di mancanza, ricerca e soddisfazione temporanea. Quando però ci si accorge che l'esperienza oggettiva non riesce a portare con sé una pace e una felicità durature, rimane una possibilità: far sì che la mente si rivolga su se stessa e indaghi la propria natura essenziale. È il 'sentiero rivolto all'interno', che alcune tradizioni spirituali chiamano 'il ricordo del sé', 'l'indagine del sé', 'il dimorare nel sé' o 'la via della resa di sé'. Le brevi contemplazioni qui contenute, originariamente espresse a voce e intervallate da lunghi silenzi per dare il tempo agli ascoltatori di assimilarle nella loro esperienza, sono basate sugli insegnamenti della tradizione indiana dell'Advaita Vedanta. Loro intento è guidare il lettore al riconoscimento della propria natura essenziale, di là da ogni esperienza oggettiva e da ogni percezione, sentimento o pensiero, per attingere il sé più profondo, la nostra vera natura di coscienza a cui appartengono già, in essenza, la felicità, l'illuminazione e la pace. Conoscere la propria vera natura di pura coscienza è la guarigione ultima.