Profezia e profeti alla fine del Medioevo
Rusconi Roberto
Libreria Editrice Viella
Presentazione di Bernard McGinn.
Roma, 1999; br., pp. 350, cm 17x24.
(Opere di Gioacchino da Fiore. Testi e Strumenti. 9).
collana: Opere di Gioacchino da Fiore. Testi e Strumenti
ISBN: 88-85669-88-3 - EAN13: 9788885669888
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Testo in:
Peso: 0.5 kg
Fin dai primi secoli dell'era cristiana i chierici svilupparono, a partire dal testo della Scrittura, un'ampia riflessione sul significato del tempo e sulla sua fine. Negli ultimi secoli del Medioevo l'interesse per l'escatologia si fece più accentuato, soprattutto sulla spinta degli avvenimenti politici, ecclesiastici e militari. Una particolare attenzione fu prestata alla figura dell'Anticristo, oggetto di molteplici identificazioni con personaggi storici, concreti o anche immaginari. Chierici e laici manifestarono inoltre una rilevante fiducia nelle numerose profezie concernenti papi ed imperatori. Dal canto suo, l'Apocalisse veniva letta in funzione di stimolo alla riforma religiosa oppure come predizione degli avvenimenti della fine.
Tali attese vennero coltivate grazie ad un'ampia circolazione di scritti profetici di diversa natura, spesso riuniti sotto forma di collezione in manoscritti, e poi diffusi in cerchie più vaste tramite la riproduzione a stampa di singoli testi o di raccolte. L'influenza di profezie e di profeti dalla fine del Medioevo si inoltra così nella prima età moderna, in una continuità di attese che si coagulano in precisi personaggi: dallo stravagante frate pugliese convinto di essere il Papa angelico al navigatore ligure scopritore del Nuovo Mondo.
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Acta Palaeomedica. International Journal of Palaeomedicine. Vol. 3