Canimus sine fine sicentes
Libreria Editrice Vaticana
Città del Vaticano, 2021; br., pp. 336.
(Monumenta Studia Instrumenta Liturgica).
collana: Monumenta Studia Instrumenta Liturgica
ISBN: 88-266-0596-3
- EAN13: 9788826605968
Testo in:
Peso: 1 kg
La ricezione degli apparenti bisogni pastorali all'interno della liturgia ha una lunga storia nella Chiesa, dall'adattamento del rito romano alla cultura gallicana nel regno carolingio fino al processo di inculturazione sempre in corso nelle molteplici regioni del mondo dopo il Concilio Vaticano II. Lo studio dell'influsso di una prassi - a cominciare dall'inizio del ventesimo secolo: la "messa dialogata" con la partecipazione recitata dei fedeli secondo quella forma di celebrazione intesa come privata - sulla preparazione del Messale Romano elaborato secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II (1962-1965) è stato trascurato fino ad oggi. L'Autore traccia le origini e lo sviluppo di una prassi liturgica di compromesso, le controversie sorte e le espressioni prudenti di accettazione da parte dell'autorità romana. Esamina l'influsso di tale esperienza sul pensiero che ha guidato la riforma del Rito della Messa e sulla partecipazione attiva dei fedeli alla celebrazione liturgica. La conclusione apre una riflessione sul valore delle celebrazioni "parlate" rispetto a quelle cantate, sul valore della prima forma di partecipazione rispetto alla seconda e sulla perdita de facto della forma cantata in tanti contesti della Chiesa di rito romano. Ne scaturisce la convinzione che il tema è molto più significativo di quanto finora non appaia; affrontarlo può essere uno degli elementi più determinanti nell'attuale crisi della disciplina liturgica. Il presente volume si offre come base e invito per una condivisione e approfondimento sul tema.