Manuale di un monaco buddhista per abbandonare la rabbia. Accumulare energia positiva per trovare un animo sereno
Vallardi A.
Traduzione di Di Berardino F.
Milano, 2099; br., pp. 244, ill., cm 65x12.
(Sakura. Filosofie e Società nei Prodotti Culturali).
collana: Sakura. Filosofie e Società nei Prodotti Culturali
ISBN: 88-6987-264-5
- EAN13: 9788869872648
Testo in:
Peso: 0.7 kg
La maggior parte di noi è immersa nei pensieri da quando si sveglia a quando va a letto. Pensiamo quando camminiamo, lavoriamo, mangiamo, parliamo con gli amici, guardiamo la TV. Molti lo ritengono un modo di vivere "adulto" e consapevole, ma nell'ottica buddhista trovarsi costantemente immersi nei pensieri è come essere morti. Il nostro mondo mentale, infatti, non è la realtà, ma un'illusione che ci separa da essa con il risultato di farci sentire stressati. Cosa succederà se fallisco? Non credo di andare molto a genio a quella persona. Quel tipo non lo sopporto. Il buddhismo definisce l'insieme dei pensieri negativi "ikari", un concetto genericamente traducibile come "rabbia". L'"ikari" opprime la mente e la trascina in un infinito circolo di negatività. Al tempo stesso danneggia il corpo secernendo sostanze sgradevoli. Ci impedisce di provare gioia in qualunque situazione, anche quando per trovare la felicità basterebbe allungare la mano. La rabbia è intimamente connessa agli altri due nemici della mente: il dubbio e il desiderio. Una mente che la rabbia allontana dalla realtà è destinata a vagare nel dubbio, e il dubbio genera il desiderio. Ma il desiderio "si svuota nel momento stesso in cui viene appagato" e genera a sua volta infiniti pensieri negativi. Con linguaggio semplice e chiaro, senza l'obiettivo di "convertire" il lettore al buddhismo, l'autore ci spiega come spezzare questo circolo vizioso e ci insegna a controllare i pensieri negativi in modo da non fare del male a noi stessi e a chi ci vive accanto.