Lapicidi e marangoni in un cantiere rinascimentale. La Sacrestia della Basilica di Santa Giustina in Padova
Sabatino Laura
Casa Editrice Il Prato
Saonara, 2005; br., pp. 112, 50 ill. b/n, cm 23x27.
(Quaderni dell'Artigianato Padovano. 7).
collana: Quaderni dell'Artigianato Padovano
ISBN: 88-89566-06-X - EAN13: 9788889566060
Soggetto: Architettura e Arte Religiosa,Arte del Legno (Cornice, Intaglio, Mobili..),Saggi (Arte o Architettura),Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Veneto
Testo in:
Peso: 0.58 kg
La sacrestia della basilica di Santa Giustina è oggi non solo la più bella di Padova, ma anche, manomesse e modificate altre sacrestie importanti -quella della basilica del Santo a esempio- una delle poche pervenute in un assetto prossimo all'originario In linea con la tradizione benedettina la sacrestia fu concepita come una grande aula, prossima alla basilica e destinata a diverse funzioni: sito di servizio per i monaci officianti la chiesa, ambiente per la custodia delle suppellettili sacre, delle vesti e della biancheria per gli altari, dei libri liturgici. Ma anche luogo destinato alla preghiera, alla meditazione, alla stipula di testamenti e patti, alla conservazione di carte e oggetti importanti e come tale dotato di mobili contenitori e di unità di seduta.
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