Draghi sepolti. Viaggio scientifico e sentimentale tra i vulcani d'Italia
Il Saggiatore
Milano, 2020; br., pp. 256, cm 15x22.
(La Cultura).
collana: La Cultura
ISBN: 88-428-2709-6
- EAN13: 9788842827092
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Peso: 0.369 kg
Questa è una storia che inizia molto lontano e nasce nelle viscere perennemente inquiete del nostro pianeta. È una storia fatta di orrende devastazioni e lunghissimi silenzi, di terremoti ed eruzioni, di fertilità e morte, di luoghi abitati dagli dèi e pendii sui quali hanno trovato casa intere popolazioni. È una storia scritta nel fuoco. È una storia scritta nella terra. È, soprattutto, una storia che parla di noi. Sabrina Mugnos ci guida alla scoperta dei vulcani del territorio italiano, i più importanti d'Europa e tra i più studiati al mondo: dalla Muntagna etnea allo sterminator Vesuvio; dagli inquietanti Campi Flegrei, che da soli potrebbero generare un cataclisma che sconvolgerebbe i cinque continenti, ai giganteschi vulcani sepolti sotto il mare, come il Marsili, dalle dimensioni ancora più grandi dell'Etna; dai quieti Colli Albani alle porte di Roma al mai domo Stromboli. Quello di Sabrina Mugnos è un curioso viaggio in prima persona tra storia e scienza, geologia e mito, lungo le strade percorse nei millenni da uomini e bestie attorno ai crateri del nostro paese in un pericoloso, ma irresistibile, corteggiamento. Un viaggio che ci porta a contatto con paesaggi senza tempo e città dalle sette vite, solfatare e camere magmatiche, colate piroclastiche e dicchi, attraverso l'osservazione diretta degli scienziati, i racconti di chi vive ogni giorno a pochi passi dalla lava e gli episodi ormai entrati nella memoria comune - l'eruzione che distrusse Pompei ed Ercolano, in cui perse la vita anche Plinio il Vecchio, ma anche la rivalità sentimental-cinematografica tra Ingrid Bergman e Anna Magnani da un vulcano all'altro delle Eolie. Tra saggio scientifico e narrazione, "Draghi sepolti" è un'opera che scava nel passato e nel presente per restituirci l'unicità del difficile ma fondamentale equilibrio tra uomo e natura: un cammino inarrestabile di sconfitta e speranza, stupore e conoscenza, che ci invita a ritrovarci nella cenere sui declivi dei nostri vulcani e nell'odore delle ginestre che li cingono a corona.