Il caso e il destino
De Ferrari Editore
A cura di Papini Claudio.
Genova, 2021; br.
ISBN: 88-5503-315-8
- EAN13: 9788855033152
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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"Ora va sottolineato come il senso del gioco d'azzardo e quello del destino (fato) sono intrecciati frequentemente in documenti nell'ambito delle più antiche civiltà e lo stesso linguaggio ci dice che la parola francese hasard (donde il nostro 'azzardo') deriva dall'arabo al-zahr che significa 'dado' mentre il termine 'caso' è vocabolo di derivazione latina 'casus' (caduta), legato a cadere, accadere. La radice della parola 'destino' è 'sto', inteso come ciò che incombe, mantenendosi tale lungo il corso della vita individuale o in momenti particolari che incidono profondamente nell'andamento dell'esistenza stessa degli individui (tenendo presente inoltre che il tratto individuale, la 'forza del destino', di verdiana memoria, può coinvolgere i gruppi familiari e le società in termini più o meno ampi a cui determinati individui appartengono). Come anche intuitivamente appare, pur mantenendo i vocaboli un'accentuazione specificamente individualistica, l'intreccio fra momento soggettivo, intersoggettivo e oggettivo è potente, anche se i tre momenti variano nella loro importanza a seconda di quanto l'approfondimento scientifico o il sapere umanistico esaltino ora l'uno ora l'altro, pur mantenendoli sempre coinvolti in equilibri dove il tratto soggettivo sembra però essere 'destinato radicalmente' a primeggiare. La tecnica tuttavia, e la scienza (la matematica, in questa circostanza), in sinergia reciproca, hanno prodotto meccanismi capaci di realizzare 'il caso nella dimensione più schiettamente artificiale', sottraendolo alle capacità manipolatorie di singoli virtuosi, dunque individui abilissimi in forme di prestidigitazione (donde la capacità di influire sul lancio dei dadi, ancorchè questi ultimi fossero costruiti (quando lo erano davvero) alla perfezione (per evitare di orientare sensibilmente la frequente uscita di un numero a preferenza di altri) e di trucchi un tempo facili da organizzare, con arte di commedianti, nelle sale da giochi, pubbliche e private). Ecco perché Jules Sageret, l'autore di questo testo..., richiama l'esperienza del gioco della roulette (agevolmente nella sua epoca sotto stretto controllo per prevenire le scorrettezze dei giocatori in accordo con il personale di servizio ai tavoli) nel casinò di Monte-Carlo dove ebbe a verificarsi il 'miracolo' (il termine è ridondante ma non esagerato, allora come oggi) di veder comparire 29 volte consecutive l'uscita del 'rosso' nel gioco semplice perseguito dai giocatori di 'rosso-nero'...".