Vuillard. Catalogue critique des peintures et pastels
Salomon Antoine. Cogeval Guy
Skira
Co-Editore: Wildenstein Institute.
Milano, 2003; 3 voll., ril. in cofanetto, pp. 2096, 1117 ill. b/n, 984 ill. col., 984 tavv. col., cm 25,5x30,5.
(Collezione Skira. Wildenstein).
collana: Collezione Skira. Wildenstein
Altre edizioni disponibili: English Edition (ISBN: 88-8491-119-2).
ISBN: 88-8491-110-9 - EAN13: 9788884911100
Soggetto: Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Nessun Luogo
Extra: Arte Francese,Impressionismo/Espressionismo
Testo in:
Peso: 12.7 kg
L'arte di Édouard Vuillard (1868-1940) abbraccia due secoli: protagonista di spicco del post-impressionismo, come Gauguin o Seurat, riveste un ruolo fondamentale nell'evoluzione delle arti decorative dopo il 1900 e poi nel "richiamo all'ordine" che segue alla prima guerra mondiale.
Di estrazione modesta, Vuillard si rivolge fin da giovane alla pittura, influenzato dal sintetismo caldeggiato dagli amici nabis Paul Ranson, Paul Sérusier, Maurice Denis e Pierre Bonnard; le sue opere degli anni novanta sono costruite con colori chiari e vivi, stesi in superfici piatte. Progressivamente la sua ricerca cromatica si affina e Vuillard si avvia al recupero di una concezione naturalistica della forma e della prospettiva, mostrando inclinazioni intimiste e predilezione per interni e scene di vita domestica.
Inoltre, in sintonia con il programma nabis, Vuillard si dedica anche alle arti decorative e applicate: nel 1894, la commissione di nove pannelli decorativi da parte di Alexandre Natanson (fratello di Thadée, direttore della Revue Blanche), i celebri Jardins publics, porta Vuillard alla ribalta come brillante pittore decoratore. Cominciano i successi e Vuillard diventa uno dei pittori più in vista, per la gioia dei critici conservatori che vedono in lui il "salvatore" dell'arte francese.
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