Altri scritti scelti
Giappichelli Editori
Torino, 2023; br., pp. 312, cm 17x24.
ISBN: 88-921-4576-2
- EAN13: 9788892145764
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 1 kg
Ad integrazione dell'unitaria raccolta di "Scritti scelti" già pubblicata nel 2011, ho ritenuto di dover procedere alla raccolta ed unitaria ripubblicazione (questa volta, in rigoroso ordine cronologico) anche dei lavori che ho avuto occasione di dare alle stampe successivamente; e le ragioni che hanno animato questa nuova iniziativa in larga misura rimangono quelle già evidenziate nella Prefazione ai precedenti volumi. Ribadisco, quindi, di essere dell'avviso che iniziative di questo tipo possono essere utili, oltre che per agevolare il reperimento di lavori talora risalenti ad epoche non poco lontane, anche per meglio cogliere la genesi e l'evoluzione del pensiero del loro autore. Ma sento qui di dover aggiungere che la decisione di procedere alla pubblicazione di questa finale raccolta di scritti è stata anche determinata dal crescente disagio in me provocato dalle vicende che nel nostro Paese da ormai non pochi anni caratterizzano gli approcci scientifici e politico-giuridici alle problematiche tributarie. Chi scrive ha avuto la fortuna di avviare i propri studi in un'epoca governata da una classe politica di gran lunga migliore di quella attuale, e di fruire anche della benevola attenzione di grandi Maestri del diritto (e penso soprattutto ad Enrico Allorio, Gian Antonio Micheli, Enzo Capaccioli, ed Antonio Berliri) che non poco avevano contribuito alla preparazione ed al varo (nel giro di appena due anni!) di quella profonda ed organica Riforma del preesistente ordinamento tributario italiano che fu attuata nei primi anni settanta del secolo scorso; ma penso che quel rapporto di proficuo connubio tra il mondo della "politica" e quello dei "Maestri del diritto", ancora esistente sino alla fine del secolo scorso (come testimoniano il varo - nel 1997 - dei decreti delegati sulla riforma della disciplina delle sanzioni fiscali e l'emanazione - nel 2000 - dello "Statuto del contribuente"), sia entrato in una sempre più evidente crisi negli ultimi decenni; e ciò come convergente conseguenza (per un verso) del dilagare del populismo nell'azione politica, nonché (e per altro verso) del sempre più esteso ricorso alle tecnologie informatiche per l'assolvimento dei compiti rispettivamente propri sia dei contribuenti che degli Uffici e dei giudici tributari...