Il bosco di fragole
Giuliano Ladolfi Editore
Borgomanero, 2022; br., pp. 160, cm 14x21.
(Perle. Narrativa).
collana: Perle. Narrativa
ISBN: 88-6644-665-3
- EAN13: 9788866446651
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.23 kg
Oltre all'altalena dei sentimenti, al loro complesso gioco interiore, la perdita di Sara e il suo corpo nudo (cito) "simile ad una statua di cera" introducono nel romanzo un altro livello dialettico: la pulsione dell'amore come vitalità e fusione, ma anche quanto è immanente a questo moto, e cioè la separazione, la perdita, la lontananza. È una legge: quando viviamo con intensità qualcosa, già l'abbiamo perduta. Ma se questa perdita non ci fosse, neppure godremmo di una fuggevole pienezza. È un tema caro a Maiorana, un elemento forte della sua "visione del mondo". Un elemento filosofico moderno, che si richiama all'essere in quanto "essere-per-la-morte" di Martin Heidegger. Ma è poi un elemento antico, di una metafisica oserei dire "presocratica", e che ben conviene all'anima mediterranea di Maiorana, e ai miti atemporali della sua isola. È questa ricerca, questo "demone" che anima il protagonista, inquieto, senza sosta. Un uomo moderno, un nuovo Ulisse, che cerca un'identità, un luogo dove ritrovarsi, un uomo che ha reciso le radici per averle troppo amate. E lo conferma la scena struggente del "ritorno", della quiete, e neppure del duraturo amore. La verità dell'uomo e del mondo sono nel continuo movimento, in partenze che si susseguono, in separazioni che marcano ferite, nell'animo e nel corpo, e che scrivono il palinsesto della nostra vita, che per Maiorana, come per ogni vero scrittore, diventa "il libro", racconto indicibile di amore e di sofferenza (Giuliana Morandini).