Sul buono e sul cattivo uso dei bronzi di Riace
Donzelli Editore
Roma, 2015; br., pp. XIII-116, ill.
(Virgola. 122).
collana: Virgola
ISBN: 88-6843-222-6
- EAN13: 9788868432225
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Saggi e Studi sull'antichità,Scultura
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
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Peso: 0 kg
I Bronzi scoperti nel 1972 al largo delle coste della Calabria rappresentano un esempio nobile e sublime di quel "saccheggio del passato" che si svolge sotto i nostri occhi e di cui siamo non solo spettatori, ma sempre più spesso anche attori e inconsapevoli protagonisti. Dopo i fumetti, le pubblicità e gli spot turistici, il successo mediatico dei Bronzi richiede di essere guardato da una nuova prospettiva. I saggi raccolti in questo volume mescolano l'ironia e le amare riflessioni su un caso di studio esemplare, proponendo qualche suggerimento sulla strada da seguire per valorizzare le due celebri statue, rarissimi originali greci in bronzo del V secolo a.C., vanto del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria. Il primo cattivo uso dei Bronzi di Riace è stato fatto dagli archeologi, che si sono mostrati riluttanti a dialogare con un pubblico desideroso di condividere le conoscenze che sono proprie degli specialisti della grande arte antica. Altrettanto grave appare poi il fallimento delle istituzioni nazionali e locali, che a lungo sono state incapaci di scelte coraggiose e si sono dimostrate invece pronte a sfruttare la "fama" dei Bronzi per scopi spesso discutibili.