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Piano regolatore di Roma 1908

Università degli Studi di Roma La Sapienza - Centro Stampa d'Ateneo

Ristampa anastatica del 1908.
Roma, 2008; ril., pp. 72, ill. b/n, 12 tavv. col., cm 23,5x33,5.

ISBN: 88-95814-04-5 - EAN13: 9788895814049

Soggetto: Parchi, Giardini e Ambiente,Urbanistica e Viabilità

Luoghi: Lazio,Roma

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.98 kg


Il secondo numero dei Quaderni della rivista Italian Journal of Engineering Geology and Environment ospita, in occasione del centenario della sua pubblicazione, la ristampa anastatica integrale del Piano Regolatore di Roma del 1908 (il II dopo quello del 1883).
Il centenario di questo documento coincide con l'approvazione e l'adozione del Nuovo Piano Regolatore Generale della città di Roma.
La ristampa integrale comprende la riproduzione anastatica delle 12 tavole (Tavola III, Tavola XII, Particolare Tavola XII) di grande formato del piano con la presentazione da parte degli architetti Valerio e Alessio Moretti.
Come scrive lo stesso Sanjust nella relazione che accompagna il piano, il progetto definisce un complesso organico di proposte destinate a dare alla città di Roma un assetto razionale ed estetico.
Uno degli obiettivi principali dell'autore era quello di elaborare un piano urbanisticamente corretto e tecnicamente attuabile, unitamente alla possibilità di costituire un demanio di aree per l'esecuzione delle principali arterie, piazze e giardini.
Non secondario a tal fine è che il piano del 1908 è stato il primo progetto urbanistico romano redatto su una carta dotata di altimetria. Pertanto, è possibile il riconoscimento della morfologia e dell'idrografia dell'area urbana prima degli interventi ediliza.Dal punto di vista strettamente urbanistico il piano introduce con chiarezza le tipologie edilizie abitative (fabbricati, villini e giardini) che avrebbero dovuto caratterizzare differenti zone urbane, e ne fissa i parametri dimensionali. Attraverso il rispetto dei tipi edilizi, secondo Sanjust, sarebbe stato possibile controllare la densità abitativa e dimensionare strade e servizi nei singoli quartieri.
La natura delle costruzioni, la distanza tra i fabbricati, i grandi viali alberati, unitamente al contenimento della proprietà privata attraverso l'esproprio, sono i principali caratteri perseguiti dal piano del Sanjust, che garantiscono il raggiungimento di un considerevole miglioramento della qualità urbana.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci