Il sottobosco. Berlusconiani, dalemiani, centristi uniti nel nome degli affari
Chiare Lettere
Milano, 2012; br., pp. 189, cm 14,5x21.
(Principioattivo).
collana: Principioattivo
ISBN: 88-6190-286-3
- EAN13: 9788861902862
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.266 kg
Il grande male italiano. La politica degli affari e gli affari della politica, quell'intreccio di interessi che raramente emerge alla luce del sole ma che condiziona in modo decisivo la vita del paese: ecco il sottobosco, il cuore politico-economico dove il business è business, indipendentemente dal partito di appartenenza, e l'interesse di pochi, i soliti, piega l'interesse generale. Gli autori spiegano come D'Alema e Berlusconi, due politici apparentemente schierati uno contro l'altro, in realtà alimentano un nucleo di potere che da vent'anni paralizza l'Italia. Esemplare l'affare del petrolio venezuelano: da una parte Roberto De Santis, che chiama D'Alema "fratello maggiore", e dall'altra Marcello Dell'Utri, ritenuto dal tribunale di Palermo cinghia di trasmissione tra Forza Italia e la mafia. In mezzo un mediatore come l'ex democristiano Aldo Micciché, latitante ed emissario della 'ndrangheta in America latina. Ogni occasione è buona per garantire favori e avviare affari, anche le signorine di Tarantini o la fondazione Italiani europei, finita sui giornali per le indagini della magistratura. Così le regole del merito e della sana competizione sono falsate e i grandi investimenti con risorse pubbliche decisi senza garanzie di trasparenza. Nessun taglio sarà efficace se non riuscirà a spaccare questa corteccia così spessa e diffusa. Nessun rilancio sarà possibile finché al potere rimarranno loro, gli uomini del sottobosco.