Sull'Iccrea. Elogio del Credito Cooperativo
Il Mulino
Bologna, 2014; br., pp. 270, ill., cm 24x12.
(Fuori Collana).
collana: Fuori Collana
ISBN: 88-15-24829-3
- EAN13: 9788815248299
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Il movimento cooperativo italiano ha avuto storicamente una configurazione non integrata, caratterizzata da forti egemonie sociali e culturali ben rappresentate territorialmente e culturalmente ma sempre scarsamente interrelate tra di loro. Sin dalle origini la cooperazione di credito ha fornito risorse in primo luogo ai propri soci e ai territori in cui si era insediata, anticipando moltissime tendenze al microcredito oggi illusoriamente presentate come nuove. Tuttavia, è sempre rimasta la separazione funzionale tra cooperazione di credito e cooperazione tout court. Ma vi è di più: la cooperazione di credito è sempre stata separata dal circuito dell'intermediazione e della mobilizzazione creditizia. E ciò sino alla fondazione dell'lccrea nel 1963: molto di più di un istituto di sorveglianza, garanzia, rafforzamento tecnico delle minute banche di credito cooperativo, Iccrea è uno strumento per il raggiungimento di una maggiore integrazione intercooperativa e soprattutto della cittadinanza creditizia del movimento cooperativo. Prima della fondazione dell'lccrea i processi di mediazione creditizia venivano garantiti alle banche di credito cooperativo, ossia alle casse rurali, dalle banche capitalistiche, società per azioni. Essi venivano interrelati e "processati" dalle banche Spa, costringendo alla minorità il credito cooperativo rurale e condannandolo non solo alla piccola dimensione ma anche all'emarginazione dai reticoli del potere economico.