Medioevo sulla testa. Copricapo e acconciature maschili e femminili fra trecento e cinquecento
Edizioni Penne & Papiri
Tuscania, 2024; br., pp. 320, 8 ill. col., cm 17x24.
(I Papiri. 70).
collana: I Papiri.
ISBN: 88-89336-91-9
- EAN13: 9788889336915
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
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Peso: 0 kg
Cosa sono i cappelli "alla di là"? Perché Robin Hood (Robin 'cap-puccio') porta un cappello a punta? Che differenza tra uno cha-peron e un 'mazzocchio'? E quali erano i materiali dei cappelli tra Medioevo e Rinascimento? Cappelli e acconciature sono uno dei più caratteristici e distintivi elementi dell'abbigliamento umano, in ogni epoca e luogo. In Europa, tra il XIII e il XVI secolo il copricapo diventa un'espres-sione molto specifica dello status sociale di ciascuno, in grado di esprimere notevoli significati, tra cui genere, età, rango, apparte-nenza etnica, politica, familiare o religiosa, lo status coniugale, le provenienze e molto altro. I copricapi, al pari di altri elementi tes-sili e d'abbigliamento, rivelano interessanti influenze e relazioni di potere, dal punto di vista culturale, estetico, economico -nei materiali necessari, come pellicce, tinture, fibre- ma anche da quello formale e strutturale -alcune tipologie paiono derivare da forme di paesi lontani ed esotici, e vengono ad adattarsi al si-stema di vita occidentale introducendo mode e rappresentazioni mai "casuali". Non a caso le leggi suntuarie dedicano grande at-tenzione anche a questi aspetti, soprattutto fra Tre e Quattro-cento, quando, seguendo l'esempio suggerito dalla Chiesa nel processo di autoaffermazione dei secoli immediatamente prece-denti, anche i civili useranno la testa quale sede di rappresenta-zione delle proprie conquiste, sociali e individuali.