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Il compagno Mussolini

Tipolitografia Temi

Trento, 2009; br., pp. 336, ill., cm 17x24.

ISBN: 88-89706-68-6 - EAN13: 9788889706688

Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.7 kg


"Il compagno Mussolini" di Luigi Sardi non è, nè pretende di esserlo, un saggio storico ma il racconto della storia politica ed umana, di Benito Mussolini nell'arco di pochi mesi nell'anno 1909, con interessanti e pertinenti annotazioni che si proiettano oltre questa data.
Bisogna pur dire che con il corredo di un significativo apparato iconografico, Sardi maneggia i fatti con la consueta maestria e con un rigore pari solo all'attenta e puntuale verifica delle fonti scritte ed orali.
Ne esce un Trentino a tutto tondo, complessivamente tranquillo sotto la capace coperta della Chiesa e dell'Impero, che aveva sul versante politico due robusti punti di riferimento: il partito popolare di Degasperi ed il partito socialista di Battisti. Quest'ultimo intercettava ed interpretava magistralmente la volontà di riscatto del nascente movimento operaio, che sarebbe poi diventato l'asse portante dell'irredentismo assieme a buona parte della borghesia liberale.
Portatore del massimalismo estremo che avrà la sua espressione più clamorosa al congresso di Reggio Emilia del 1912 con la liquidazione della componente riformista favorevole alla guerra di Libia, il socialista rivoluzionario Mussolini con le sue rodomontate, con l'asprezza del linguaggio, con il feroce anticlericalismo, irrompe come una folgorante meteora nella relativamente quieta scena trentina. I compagni socialisti, ancorché fortemente perplessi, ne apprezzano l'ardore ed il rigore dialettico e ne restano malgrado tutto affascinati. E non solo i compagni.
La sua storia d'amore con Ida Dalser, raccontata con dovizia di particolari, pur senza indulgere a curiosità morbose, sarà destinata a continuare a Milano quando diverrà membro della direzione nazionale del partito socialista e direttore dell' "Avanti!" fino alla fondazione del "Popolo D'Italia" che per pochi mesi avrà il sottotitolo di "Quotidiano Socialista".
Poi il compagno Mussolini lascia il passo all'altro Mussolini ed il cronista, esaurito il suo compito, passa doverosamente la mano allo storico.
Sei febbraio 1909. Arriva a Trento città austriaca devota alla chiesa e fedele all'Imperatore Francesco Giuseppe, Benito Mussolini, socialista rivoluzionario, tribuno, pacifista, furiosamente anticlericale, giornalista che si firma Vero Eretico. Diventa redattore del giornale "Il Popolo" di Cesare Battisti e subito si scontra con Alcide Degasperi, diretto del quotidiano "Il Trentino", il giornale vicino alla Curia. Pochi mesi e dopo le celebrazioni ad Innsbruck del primo centenario della sollevazione guidata da Andreas Hofer, l'Austria lo arresta e lo espelle. Con l'immagine di perseguito politico diventa un leader del socialismo nel Regno d'Italia, poi direttore dell' "Avanti!" che si batte per mantenere l'Italia neutrale nella Grande Guerra. Ma arrivano i soldi dei francesi, Mussolini fonda "Il Popolo d'Italia" che vuole l'intervento dell'Italia con la Francia, l'Inghilterra, la Russia e la Serbia conro gli antichi alelati: l'Austraia e la Germania.
Le storie d'amore dell'uomo che diventerà Duce del fascismo, quella tragica con Ida Dalser di Sopramonte, la madre del primogenito di Mussolini. "Il Compagno Mussolini" racconta Trento e l'Italia all'inizio del Novecento.
Sullo sfondo la Grande Guerra, la Marcia su Roma, le preoccupazioni del Duce attorno all'Alto Adige.

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