La Donna Fantasma. Figurazioni Femminili tra Scritture e Riscritture del Gotico
Iacobelli
Pavona, 2013; br., pp. 154, ill., cm 12x20,5.
(Workshop. 13).
collana: Workshop
ISBN: 88-6252-193-6
- EAN13: 9788862521932
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.12 kg
Ci sono figure dell'immaginario che affondano le loro radici in un lontano passato ma che tornano e ritornano in forme nuove. E che vanno dunque continuamente rilette, sottoposte a quell'operazione di "revisione" critica teorizzata da Adrienne Rich. Tale è la figura della donna morta-non morta vampire e vamp, spose cadavere, belle tenebrose - che dalle atmosfere cupe e inquietanti del gotico inglese si ripresentano ancora ai nostri giorni, nel cinema di Alfred Hitchcoch, Tim Burton e di David Lynch oltre che in innumerevoli prodotti televisivi e nei fumetti. Partorite dall'ossessione maschile nei confronti di una femminilità minacciosa, le varie Christabel (S.T. Coleridge), Camilla (J.S. Le Fanu), Ligeia (E.A. Poe) sembrano cambiare di segno quando a scrivere di donne morte sono autrici come Daphne du Maurier o Angela Carter. Perché "colei che ritorna", figura di confine e metafora di un immaginario maschile spesso misogino, è oggetto di una rivisitazione dal punto di vista femminile che svela e smonta quel meccanismo "perturbante" che mette in scena la donna bella e melanconica, enigmatica e seducente, oggetto d'amore ma anche di repulsione per quel suo essere sempre e comunque associata alla morte.