La teda
Rubbettino Editore
Soveria Mannelli, 2020; br., pp. 228, cm 15x23.
(Opere di Saverio Strati).
collana: Opere di Saverio Strati
ISBN: 88-498-6174-5
- EAN13: 9788849861747
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.65 kg
«Andavamo a Terrarossa, un posto che se ne stava in una galassia di mondi immaginari. Il paese delle tenebre dove la meraviglia dell'elettricità non era ancora giunta e la luce si faceva con la teda, una scheggia di pino resinosa rubata agli alberi delle cime più in alto dell'Aspromonte». Scrive così Gioacchino Criaco immergendosi nella storia e nei personaggi di Saverio Strati. E ancora: «I Cucchi li chiamavano o i Sambali, quelli di Terrarossa, perché cinici come i piccoli del cuculo e induriti come il cuoio: gente di malavita, in giro nella notte a razziare armenti e col coltello alla cinta pronto a sfregiare la faccia». Lo scenario è un luogo tra i più impervi e inaccessibili della montagna calabrese, dove la bellezza della natura fa da contrasto a un paese segnato dalla miseria e dalla disperazione - dall'abbandono di chi lo governa. Lì giungono quattro mastri muratori a costruire le case popolari, impresa a cui tutta la comunità collabora. Ma la farina del tesseramento non arriva mai, a causa degli intrighi mafiosi del podestà, del segretario politico, del medico. E la rabbia serpeggia. I muratori, venuti da fuori, incitano il paese alla rivolta, che divampa in un finale drammatico. "La teda" è il racconto di un mondo ancestrale, rischiarato da una luce arcaica mentre altrove ha già corso il progresso. È la descrizione di un Aspromonte archetipico.