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Il Castello di Agliè. Gli anni dei Duchi di Genova. I viaggi di Tommaso. L'india

Nautilus Edizioni

Torino, 2009; cartonato, pp. 192, ill., cm 20x20.

ISBN: 88-86539-26-6 - EAN13: 9788886539265

Soggetto: Cultura del Viaggio

Periodo: 1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.68 kg


In questi ultimi anni gli studi promossi sul "www.ilcastellodiaglie.it" hanno privilegiato i grandi protagonisti delle fasi più antiche della Residenza: Filippo d'Agliè per quella dei San Martino, Benedetto Maria Maurizio con Carlo Felice e Maria Cristina per il periodo sabaudo. Il volume curato da Giuse Scalva dilata ora le conoscenze verso i duchi di Genova (1849-1940), Ferdinando è figlio cadetto di Carlo Alberto e i suoi figli Tomaso e Margherita, e infine Ferdinando, i suoi fratelli e le sue sorelle. Agliè non è solo uno sfondo per le loro esistenze: è il terreno dove essi misurano le proprie capacità di amministratori di un tenimento importante, costituito da trecento giornate di terreno, un parco da arricchire nella fauna per la caccia e nella flora per il piacere dello spirito, tre cascine produttive, una dimora imponente dove ritrovarsi in famiglia, con se stessi nella quieta dimensione della campagna, lontani dalle tensioni della vita di corte. Il Castello, che con il primo duca Ferdinando (1822-1855) si era presto chiuso nel lutto per la sua prematura scomparsa con Tomaso (1854-1931) conosce una stagione feconda, le sale tornano a risuonare delle voci degli ufficiali ospiti del duca, dell'aristocrazia in visita all'abile ammiraglio, dei diplomatici e capi di Stato, dei rappresentanti -spesso parenti -delle più illustri casate d'Europa, degli amici conosciuti nei lunghi viaggi di mare e di terra, dei giochi dei sei principini, per i quali viene allestito il campo da tennis presso le scuderie.
Tomaso di Savoia Genova è stato un principe viaggiatore, ha più volte percorso il giro del mondo con scopi politico-commerciali, ha intessuto rapporti diplomatici con le principali dinastie orientali. Il viaggio compiuto sulla Vettor Pisani (1879-1881) che ha portato la nave italiana nei principali porti dell'Estremo Oriente ha permesso al principe di attraversare l'Oceano Indiano da Aden a Penag, mentre Luchino Dal Verme, che era stato suo precettore, lasciata la nave italiana, raggiungeva Bombay e proseguiva attraverso il territorio indiano via terra per Calcutta. E' il viaggio di Luchino Dal Verme che attraverso il diario scritto: Giappone e Siberia offre una puntuale descrizione dell'India di fine Ottocento. ?

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