La Libreria Toletta. Il Teatro di Ca' Foscari
Il Poligrafo
Padova, 2006; br., pp. 104, ill. col., cm 15x21.
(Novecento a Venezia. Le memorie le storie. 6).
collana: Novecento a Venezia. Le memorie le storie
ISBN: 88-7115-493-2
- EAN13: 9788871154930
Soggetto: Città,Saggi Storici,Teatro
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia,Veneto,Venezia
Testo in:
Peso: 0.28 kg
Un "Quartiere latino" a Venezia? Dopo oltre settant'anni di ininterrotta attività, la libreria inaugurata nel 1933 tra San Barnaba e l'Accademia da Domenico Pelizzato, detto "Angelo", ha guadagnato la fama dell'antonomasia, identificando la zona della Toletta con il suo più celebre e longevo esercizio commerciale. La libreria Toletta è stata punto di riferimento per generazioni di studenti e di insegnanti, ma anche un luogo di discussione politica, come negli anni del fascismo e della guerra civile, o ancora nei decenni Sessanta e Settanta, aprendosi ad un mercato editoriale in rapida evoluzione e mantenendo nel contempo la propria diversità. La diversità di una libreria in cui è possibile scoprire libri "in seconda battuta", libri altrimenti introvabili, uno spazio per incontri, suggestioni e avventure culturali immune da logiche promozionali legate esclusivamente all'idea di un consumo frettoloso del best-seller di turno. Primavera 1950: nasce il Teatro universitario di Ca' Foscari, istituzione destinata a rilanciare sulla scena internazionale una prestigiosa tradizione, contribuendo parallelamente alla Biennale a fare della Venezia del dopoguerra un vivace laboratorio culturale. Un'avventura maturata all'interno di un ateneo che era rimasto in posizione appartata rispetto ai fermenti che animavano la città e, soprattutto, grazie alla paziente tessitura di un rettore come Gino Luzzatto e alla "vocazione teatrale", esclusiva e totalizzante, di una personalità come Giovanni Poli. Un teatro "girovago", quello cafoscarino, chiamato dalla sede di Ca' Giustinian a compiere una lunga e fortunata serie di tournée all'estero, imperniate sul filone della commedia dell'arte e del teatro veneto, ma impegnato ugualmente sul fronte della ricerca e della sperimentazione di nuovi repertori e nuovi linguaggi, anche dopo l'avvento di Renato Padoan alla direzione e fino al declino siamo negli anni Settanta di un'esperienza irripetibile.