Identità e differenze nell'architettura del Mediterraneo
Gangemi Editore
Roma, 2006; br., pp. 273, ill. col., cm 23x24,5.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-1016-7
- EAN13: 9788849210163
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Storia dell'architettura
Luoghi: Europa,Extra Europa
Testo in:
Peso: 1.181 kg
Il bacino del Mediterraneo, da sempre considerato uno dei più grandi esempi di vivacità culturale, baricentro naturale di tante civiltà costantemente in dialogo tra loro, è oggi un'area dominata dall'assenza di ricerca di nuovi linguaggi che lascia spazio a trasformazioni che non dialogano in alcun modo con il contesto storico e naturale nel quale si inseriscono, e che generano i "non-luoghi" e la mancanza di riconoscibilità di tante periferie metropolitane e della maggior parte dei complessi turistici. Basti pensare ai tanti insediamenti costieri della Spagna, della Francia o delle isole greche,che sradicano gli aspetti più particolari in cambio di ambienti artificiali e totalmente indifferenti al preesistente. I processi di "identificazione" e "orientamento" diventano sempre più difficili, poiché "l'insediamento, quale luogo entro la natura, non esiste più, né esistono i fulcri urbani come luoghi di vita in comune, o gli edifici come sotto-luoghi significativi, capaci di trasmettere sia individualità che appartenenza.Anche il rapporto con la terra e con il cielo è andato perduto. La maggior parte degli edifici moderni esiste in un "nulla" senza alcun rapporto con il paesaggio o con un insieme urbano coerente: una vita astratta, in una specie di spazio matematico-tecnologico, ove a malapena il sopra si differenzia dal sotto" (C. Norberg-Schulz).