Capitalisti di faida. La vendetta da paradigma morale a strategia d'impresa
Edizioni Carocci
Roma, 2012; br., pp. 190, cm 15,5x22,5.
(Biblioteca di Testi e Studi. 708).
collana: Biblioteca di Testi e Studi
ISBN: 88-430-6396-0
- EAN13: 9788843063963
Luoghi: Puglia
Testo in:
Peso: 0.271 kg
Il Gargano, aspro promontorio dell'Italia meridionale, è il contesto etnografico di una faida che da oltre cinquant'anni contrappone sanguinosamente famiglie di allevatori. Il volume indaga un fenomeno che per certi aspetti, richiamando elementi del paradigma mafioso, rientra nella sfera dei comportamenti anomici tipici della criminalità organizzata. Al contempo, però, l'autrice indaga le matrici economiche e culturali che consentono ai gruppi di costruire, attraverso la rifunzionalizzazione del codice normativo valoriale, una strategia comunicativa dell'agire violento che lo àncora al comune immaginario culturale - strategia funzionale al mascheramento degli interessi economici che muovono il conflitto. Così la vendetta, paradigma morale che l'antropologia giuridica intende come diritto/dovere espresso da un gruppo parentale che, in difesa del sangue e dell'onore, ammette la ritorsione violenta, nel contesto garganico si esprime e afferma come strategia d'impresa dei gruppi di faida che massimizzano i profitti attraverso il conflitto e in funzione di esso. Per questo i capitalisti di faida, riecheggiando una definizione cara alla letteratura antropologica, si affannano a difendere, incrementare e compensare il capitale economico derivante dall'accumulo della ricchezza, celandolo dietro la rassicurante simbolica coltre del sangue versato che non può rimanere invendicato.