Storia del calcio femminile italiano
DIARKOS
Santarcangelo di Romagna, 2025; br., pp. 256, cm 14x21.
(Grande Sport).
collana: Grande Sport
ISBN: 88-3616-421-8
- EAN13: 9788836164219
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0 kg
Dagli albori - gli anni Trenta - fino all'era contemporanea, con la svolta del riconoscimento del professionismo. Pur se in ritardo rispetto ad altre realtà dell'Europa e del Nord America, anche in Italia il calcio femminile ha cambiato marcia iniziando a correre, arrivando a rappresentare al giorno d'oggi un universo in via di espansione (anche sul piano mediatico e delle opportunità lavorative). La scintilla scocca a febbraio 1968, quando per la prima volta nella storia, a Viareggio, scende in campo una squadra tricolore, per quanto non ufficiale. Nello stesso periodo viene fondata un'organizzazione autonoma dedicata al calcio femminile che dà vita al primo campionato, sempre extra Figc. Fino al 1986, l'anno zero: la Figc crea la Divisione calcio femminile, associandola alla Lega nazionale dilettanti. Da quel momento un ciclo di successi tra gli anni Ottanta e Novanta. In campionato, poi, si accendono le stelle di Torres, Verona e Brescia, i club più titolati dell'era pre-professionistica. Serve però altro per aumentare l'attrattività del prodotto, anche per il mercato televisivo: nel 2017 l'ingresso vincente dei club del calcio maschile (per prima la Fiorentina, seguita dalla Juventus) moltiplica visibilità e interesse, poi dal 2018/19 i campionati passano alla Figc, che investe anche sull'aumento della base delle tesserate. Le "ragazze Mondiali" del 2019 entrano di forza nelle case degli italiani, alimentando anche la spinta politica verso la grande svolta del 2022: il passaggio al professionismo del massimo campionato nazionale. Una grande conquista, associata alla sfida per il futuro: la sostenibilità.