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Salvatore Giuliano

Giuseppe Maimone Editore

Catania, 1993; br., pp. 190, 153 ill. b/n e col., cm 21,5x30.
(Incontri col Cinema).

collana: Incontri col Cinema

Soggetto: Cinema,Opere d'Arte

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Sicilia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


Il volume, dedicato alla celebre opera cinematografica del regista Francesco Rosi, è introdotto dal critico Tullio Kezich, che fu testimone di varie fasi di ripresa della pellicola, nel lontano 1961. Considerata da più parti come una delle fonti più riuscite prove della cinematografia italiana "... lo sforzo di far diventare storia la cronaca togliendo il filtro del romanzo" (Kezich), il film ha costituito una delle fonti di conoscenza più dirette e popolari della Sicilia del secondo dopoguerra. Il volume colloca la vicenda artistica del Salvatore Giuliano nel contesto storico e sociale dell'Isola degli anni '40-'50, soffermandosi sul fenomeno del banditismo e sull'intricata questione del Movimento Separatista. Un'intervista a Francesco Rosi recupera, a trent'anni di distanza, la cognizione e il sentimento della Sicilia che animarono la scrittura e la regia del film. Un Bloc-notes di Kezich ricostruisce il banditismo di Montelepre, mentre un estratto dell'Europeo, del 16/07/50, riporta il celebre articolo di Tommaso Besozzi sulla morte del bandito. La sceneggiatura del film e una bibliografia essenziale completano il libro.

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