La guerra tra i due fiumi. La campagna di Mesopotamia e la nascita dell'Iraq
Nordpress Edizioni
Chiari, 2007; br., pp. 224, ill.
(I Libri della Prima Guerra Mondiale. 37).
collana: I Libri della Prima Guerra Mondiale
ISBN: 88-88657-76-2
- EAN13: 9788888657769
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 1.08 kg
Mentre in Europa la Grande Guerra sterminava migliaia di soldati asserragliati in trincea, dalla parte opposta del Mediterraneo, dal 1914 al 1918, veniva scritta una pagina di storia altrettanto cruenta e dolorosa, destinata a cambiare la geografia e a cancellare per sempre una civiltà tanto antica come quella mesopotamica. L'ingresso dell'Impero Ottomano a fianco degli Imperi Centrali e la minaccia alle comunicazioni britanniche con l'India e l'Oriente scatenarono un conflitto tra inglesi e turchi passato alla storia come la Campagna di Mesopotamia. Una guerra di movimento scandita dalle continue incursioni dell'esercito di Sua Maestà, impegnato nell'annientamento di una forza militare che, a dispetto dell'evidente inferiorità di mezzi, attinse a coraggio e disperazione per contenere il dilagare delle truppe. Fu allora che le parti si invertirono, con smacchi che toccarono l'apice nell'assedio di Kut-el-Amara. Il 30 ottobre del 1918 l'Armistizio di Moudros mise fine alla guerra tra i due fiumi, ma innescò in tutta la sua drammaticità la questione mediorientale. Di lì a poco dalla Mesopotamia nacque l'Iraq, il petrolio divenne l'unità di misura della ricchezza mondiale e l'Impero Ottomano si ridusse a una traccia geografica confinata sui libri di storia.