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La bambina che non poté chiamarsi Esther. Storie di ordinaria ingiustizia ai tempi del nazismo

Il Mulino

Traduzione di G. Sarti e Nardi A.
Bologna, 2000; br., pp. 192, cm 15,5x21,5.
(Biblioteca Storica).

collana: Biblioteca Storica

ISBN: 88-15-07816-9 - EAN13: 9788815078162

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.292 kg


Siebert ha scritto un libro di storia che utilizza sentenze e provvedimenti, tratti dalla quotidiana amministrazione della giustizia civile tedesca nel periodo nazista, come tracce disvelatrici della discriminazione razziale attuata tutti i giorni. L'autore scopre per caso una sentenza del 1938, emessa dalla Corte d'Appello di Berlino, dove si nega ad un padre - un pastore evangelico - il diritto di chiamare la propria figlia Esther, un nome ebraico. Inizia da questi indizi una ricerca che porterà Seibert a rintracciare la famiglia Luncke e a ricostruirne la storia e l'inutile battaglia giudiziaria intrapresa.

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