Kualid che non riusciva a sognare
Edizioni Piemme
Casale Monferrato, 2007; br., pp. 205, cm 13x21.
ISBN: 88-384-6848-6
- EAN13: 9788838468483
Soggetto: Società e Tradizioni
Luoghi: Extra Europa
Testo in:
Peso: 0.274 kg
Kualid vive con sua madre e suo nonno nella periferia di una Kabul dominata dai talebani e devastata dalle guerre. Ha dodici anni, lo sguardo sveglio e due incisivi un po' sporgenti che hanno consentito a suo cugino Said di affibbiargli il soprannome di "sorcio". Si guadagna la vita riempiendo con la pala le buche disseminate sulle strade che portano alla città, sperando in una moneta di ricompensa dai camion di passaggio. Ha fantasia Kualid, la fantasia di tutti i bambini, o almeno quella consentita a un bambino cresciuto in una zona di guerra. Conosce Asmar, il serpente di luce che, proiettato dal becco ricurvo di una teiera, lo viene a trovare in ogni notte di luna piena... Ma ha un cruccio: non riesce, proprio non riesce a sognare. O meglio, ci riesce a volte di giorno, quando è sveglio, ma quelli tuff'al più sono desideri, gli ha detto suo cugino Said, che anche per questo lo prende un po' in giro. È di notte che non riesce a sognare, Kualid. Non ci è riuscito nemmeno quando ha rubato i nastri delle videocassette che i talebani avevano legato a una mitragliatrice come trofeo, per ricordare a tutti che musica e immagini sono proibite. Proibite come gli aquiloni, e come tante altre cose a Kabul. Sarà l'incontro-scontro con Samir, il calligrafo che collabora con gli occidentali che hanno aperto un ospedale in città, a fargli conoscere il mondo dei disegni e dei colori. Sarà la scoperta di quel mondo che consentirà a Kualid di riuscire finalmente a sognare.