L'amore e il pensiero negli animali e nell'uomo.
A cura di Ico Ferrero.
Torino, 2023; br., pp. 150, cm 15x21.
EAN13: 9791281481084
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Dove intelligenza e sentimenti degli animali si toccano con quelli dell’uomo Fondamenti della sensibilità animalista 100 anni fa Per chi abbia già una qualche conoscenza della vita e delle opere di Serge Voronoff, questo libro apre una prospettiva in parte inaspettata. È ciò che ne giustifica ampiamente la traduzione e la pubblicazione oggi, a ottantasette anni dalla prima apparizione. Probabilmente – come ha notato il traduttore nella postfazione – il titolo ha tratto in inganno e bloccato i potenziali editori italiani al tempo dell’uscita. Ci riferiamo a quel 1936 che precedette di poco il momento in cui la pubblicazione sarebbe stata sconsigliata per motivi razziali. Personaggio notissimo per pruriginosi riferimenti sparsi in una moltitudine di barzellette, vignette, calembours e canzonette, da Voronoff ci si sarebbe aspettata un’ulteriore perorazione delle proprie teorie sul ringiovanimento. Pratiche chierurgiche per l’innesto di gonadi di scimmie, che ormai, però, avevano ottenuto critiche così severe nel mondo scientifico da non essere più difendibili. Sappiamo infatti che gli innesti testicolari iniziarono nel 1920, ma già nel 1924 il patologo svizzero Hector Cristiani aveva espresso più che esplicite riserve sull’efficacia di queste terapie. Negli anni successivi le pubblicazioni a favore e quelle contrarie quasi si bilanciarono, finché quelle negative, supportate da evidenze istologiche e fisiologiche, presero il sopravvento. Anche i più decisi epigoni di Voronoff smisero di scrivere improbabili difese. In Italia nel 1933 le conclusioni tratte da un gruppo di studio che comprendeva figure di prima grandezza quali l’anatomista torinese Giuseppe Levi, il patologo milanese Alberto Pepere e il fisiologo genovese Gaetano Viale furono una condanna definitiva. Nemmeno i più accesi – e interessati – fautori degli innesti pitecoidi osarono opporsi...