Artisti e committenti fra Quattrocento e Cinquecento
Giulio Einaudi Editore
Torino, 2010; br., pp. XIV-234, ill., cm 11,5x20.
(Piccola Biblioteca Einaudi. Nuova Serie. 479).
collana: Piccola Biblioteca Einaudi. Nuova Serie
ISBN: 88-06-20090-9
- EAN13: 9788806200909
Soggetto: Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.423 kg
Come funziona il laboratorio della creazione artistica nell'Italia del Rinascimento? Qual è il gioco delle parti fra artista, committente, "consiglieri" e "amici" dell'uno e dell'altro? Quale il loro rapporto col pubblico? Queste le domande che Salvatore Settis, nel saggio che dà il titolo a questo volume, apparso nel 1981 negli "Annali della storia d'Italia Einaudi", pone a numerosi artisti, da Giorgione a Mantegna, da Leonardo a Leon Battista Alberti, da Michelangelo a Vasari. Un insieme di casi concreti, guardati da vicino con l'ausilio di contratti, lettere e altri documenti contemporanei, consente di descrivere e analizzare le pratiche socio-culturali che articolano il rapporto committente-artista, esplorandone le dinamiche ed evidenziandone le costanti. Settis mette cosi a fuoco la distribuzione dei ruoli nel processo di creazione di un'immagine, ma anche il progressivo accrescersi dello spazio operativo dell'artista, il suo impadronirsi dell'"invenzione" che all'origine faceva parte dell'"intenzione" del committente. Tre saggi su Giorgione (fra cui una nuova interpretazione della Pala di Castelfranco) chiudono il cerchio, tornando a un artista il cui rapporto con la committenza è, per la scarsezza di documentazione diretta, oggetto di studio particolarmente stimolante. (Postfazione di Antonio Pinelli)