La tempesta
Marsilio
A cura di Mucci C.
Traduzione di A. Serpieri.
Testo Italiano e Inglese.
Venezia, 2006; br., pp. 235, cm 12x18.
(Letteratura Universale. Elsinore).
collana: Letteratura Universale. Elsinore
ISBN: 88-317-8983-X
- EAN13: 9788831789837
Testo in:
Peso: 0.226 kg
Ultimo dei drammi shakespeariani, "La tempesta" (1611) ha goduto di successo e popolarità ininterrotta, entrando in sintonia con ogni epoca attraverso chiavi di lettura ogni volta diverse - segno questo di inesauribile ricchezza e vitalità. Apprezzata già nel Settecento per il potenziale scenografico e musicale (ne fu tratta anche una versione operistica) e per la compattezza armoniosa della sua costruzione, amata in epoca romantica per la sua dimensione magica e onirica (un miracolo - diceva Coleridge - che ha la complessità e la polivalenza del mondo), l'isola de "La tempesta" mostra di volta in volta la favola utopica di un mago-scienziato onnipotente, il romance di una ritrovata finale armonia, una straordinaria riflessione sul gioco della illusione teatrale, e molte cose ancora. Ma è soprattutto il rapporto tra Natura e Cultura, con i suoi inquietanti risvolti storici e antropologici, che attraversa da sempre la lettura del dramma, e che lo rende oggi uno dei testi più amati, interrogati, rappresentati e ri-scritti, anche in paesi lontani e nelle culture cosiddette postcoloniali. Il selvaggio mostruoso Calibano, cui Shakespeare sa regalare anche sogni e struggenti battute, diviene (insieme ad Ariel, a Prospero e Miranda, e a tutti gli altri) luogo di uno scontro-incontro con il diverso-da-noi e con le nostre più profonde contraddizioni.