Il taccuino delle parole perdute
L'Erudita
Roma, 2021; br., pp. 93, cm 13x20.
ISBN: 88-6770-670-5
- EAN13: 9788867706709
Testo in:
Peso: 1 kg
Muzzo, nottetempo, kumquat. Vaiato, fiorire, pistacchi. Una parola, una poesia, una ricetta. P, questo lo sviluppo de Il taccuino delle parole perdute, un testo che, scavando nelle radici del lessico italiano, abbina proposte culinarie insolite a termini oramai desueti. La lingua è uno degli scrigni della memoria, permette di tramandare le stesse parole per secoli e secoli, facendo sì che il tempo attribuisca loro un certo prestigio e che la società contemporanea ne sia ancora più affascinata e incuriosita. Proprio quella società che quotidianamente fa un uso leggero delle parole, senza rendersi conto di quale sia il loro valore intrinseco. Il connubio tra lingua e cibo, dunque, diviene prezioso per riscoprire le nostre origini, così come per proiettarci in una dimensione futura di maggiore consapevolezza delle tradizioni. È un invito a "mettere le mani in pasta", a sperimentare nuovi ingredienti e preparazioni, perché in fondo la cucina permette di creare pietanze originali dal nulla, insomma "è sapienza e incanto".