La coscienza prima di Zeno. Ideologie scientifiche e discorso letterario in Svevo
Franco Cesati Editore
Firenze, 2018; br., pp. 141.
(Resoconti di Letteratura Italiana. 15).
collana: Resoconti di Letteratura Italiana
ISBN: 88-7667-693-7
- EAN13: 9788876676932
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.68 kg
Dedicato alla rappresentazione della coscienza nei romanzi di Svevo, il libro è il primo risultato di una ricerca interdisciplinare più vasta, volta all'indagine sistematica del "non conscio" (indipendente o complementare alla psicanalisi freudiana) e alla sua ricezione dentro le strutture narrative del Modernismo. Nel caso esemplare di Svevo, il confronto fra letteratura e scienza ereditato dal Naturalismo assume la consuetudine di un dialogo inquieto, ma sempre lucido e coerente, con la psicologia del secondo Ottocento, da Taine a Charcot a Janet. Vengono così sottoposti a verifica, attraverso la prospettiva ermeneutica della letteratura, non solo l'immaginario del vitalismo riattualizzato da Balzac o le teorie sulla personalità disgregata di fine secolo, ma l'intero paradigma medico-interpretativo della Salpètrière già oggetto dell'attenzione di romanzieri come Zola, Claretie e Daudet. Proprio la rilettura critica di Charcot in modi non dissimili a quelli messi in atto negli stessi anni da Freud negli "Studi sull'isteria" consente di ipotizzare un rapporto tra Senilità e il pensiero freudiano delle origini, preludio si direbbe necessario a quello che sarà, nel terzo romanzo di Svevo, l'incontro dialettico con la psicanalisi.