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Ugo Celada da Virgilio

Edizioni Gabriele Mazzotta

Milano, 2005; br., pp. 100, ill. b/n, tavv. col., cm 23x27.
(Biblioteca d'Arte).

collana: Biblioteca d'Arte

ISBN: 88-202-1758-9 - EAN13: 9788820217587

Soggetto: Pittura e Disegno - Monografie,Scultura e Arti Decorative - Monografie

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Nessun Luogo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.5 kg


Nato in provincia di Mantova, Ugo Celada (Virgilio 1895 - Varese 1995) è un pittore poco conosciuto perché solitario e particolare per il suo modo di esprimersi nel panorama artistico del secolo. Ha trascorso quasi tutta la vita centenaria in città, ma una lettura completa delle sue opere non era ancora stata data: alcuni ostacoli che originavano la difficoltà di valorizzare i suoi quadri consistevano nella non datazione e nella lontananza dai movimenti di ricerca del tempo. La curatrice Silvia Pecoraio presenta ora una personalità in sospeso tra reale e irreale, quasi un sogno ambientato nello spazio quotidiano. Seguendo la tradizione accademica Celada si esprime attraverso la "maniera classica" con il ritratto, la figura di genere, il nudo, il paesaggio e la natura morta associando le immagini di vita e materia, alla metafisica.
Il suo stile non è estraneo a Nuova Oggettività, fuori da un tempo ordinario, con alcuni riferimenti a Mantenga e Michelangelo quasi per estendere un mito. "Una poetica dell'ambiguità e del dubbio che allontana l'artista dall'ottimismo manicheo e trionfalista dell'arte di regime" scrive la curatrice nel saggio in catalogo.
Considerato dalla critica come uno dei più grandi astrattisti italiani Luigi Veronesi (Milano 1908 - Milano 1998) ha partecipato alle esperienze del Bauhaus coinvolgendo l'estetica nel modo stesso di vivere. Attraverso la reciprocità di più studi (design, grafica editoriale, fotografia, cinema e musica) Veronesi stimola il gusto favorendo un'educazione sociale. Alla Rotonda di via Besana sono esposte una sessantina di lavori che mettono in luce l'intenso equilibrio compositivo delle sue opere. L'espressione astratta non origina da un riduttivismo verificato, ma da ripensamenti logici e filosofici e le sue geometrie sono organizzate nello spazio in modo poetico pur avendo origine da osservazioni matematiche. Il percorso espositivo permette di conoscere la costruzione della realtà prima della sua rappresentazione.
L'ordine e l'armonia sono generati dal raziocinio e dalla conoscenza delle proprie forze per esprimersi, nell'opera finale, attraverso il pensiero e la fantasia.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci