Il secolo ebraico
Neri Pozza Editore
Traduzione di Verzotto F.
Vicenza, 2011; br., pp. 568, cm 13,5x21,5.
(Bloom. 45).
collana: Bloom
ISBN: 88-545-0450-5
- EAN13: 9788854504509
Soggetto: Saggi Storici
Testo in:
Peso: 0.426 kg
"L'affermazione che apre questo innovativo e provocatorio saggio è di quelle ardite: l'età moderna è l'età degli ebrei e, in particolare, il XX secolo è stato il secolo ebraico per eccellenza. Una tale affermazione presuppone naturalmente che tra l'essere ebreo e lo spirito della modernità vi sia una profonda affinità, se non una sostanziale identità. Ma che cosa significa essere ebrei? Facendo propria una divisione antropologica del mondo in "apollinei" e "mercuriani", vale a dire in contadini e mercanti, in stanziali e nomadi, in locali e stranieri, l'autore di queste pagine offre una risposta inequivocabile: gli ebrei sono i più grandi "mercuriani" della Storia. Un popolo senza patria, dedito alle lucrose attività del terziario, colto, eccentrico per aspetto, lingua, religione, tradizioni. E oggetto dell'odio e dell'invidia degli "apollinei" circostanti. Alla luce di tali categorie, la stessa storia dell'umanità si rivela come la storia di una progressiva "mercurianizzazione" dell'uomo. E l'età moderna come quel punto di svolta in cui l'uomo diventa universalmente mobile, professionalmente duttile, erudito, ricco per prestigio acquisito e non per natali; diventa, insomma, ebreo. (...) Denso di intuizioni illuminanti e trasgressive, scorrevole nell'esposizione e audace nell'analisi, "Il secolo ebraico" è un'opera che "mira non soltanto a riformulare la nostra comprensione della questione ebraica, ma della questione moderna nel suo complesso." (Daniel Lazare).