Purdah o della protezione. Educazione e trasmissione culturale nelle famiglie migranti pakistane
Milano, 2011; br., pp. 160, cm 15,5x23.
(Politiche Migratorie. 21).
collana: Politiche Migratorie
ISBN: 88-568-4007-3
- EAN13: 9788856840070
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Peso: 0.278 kg
L'autrice ha osservato il purdah come nucleo identitario femminile determinato dall'appartenenza e si è chiesta come sia possibile la sua trasmissione culturale in un contesto socio-educativo differente, qual è la società italiana rispetto a quella pakistana così come descritta da Haque. In un contesto che non è più tradizionale come viene re-inventato il purdah? È una domanda che serve per aprirne le molteplici letture di cui è necessario rendere conto per comprendere la complessità dell'educare in migrazione. Quali memorie possono essere rintracciate, studiate, quali i luoghi e i contesti della trasmissione? In assenza di contesti educativi significativi che ne attribuiscano valore come la società, la scuola o le relazioni tra pari, cosa genera la richiesta di una sua pratica nelle figlie? Come si regolano le famiglie e le ragazze dentro questa complessità e/o conflittualità? Esplorando il modo in cui si fa purdah nel presente della migrazione vorrei comprendere i fili che lo legano alla contemporaneità. Il Purdah, inteso come un confine e una protezione, il biraderi quale legame con la terra d'origine e il dini talimaat, ovvero l'interazione tra pratica religiosa e educazione, sono gli assi fondanti della trasmissione culturale nelle famiglie migranti pakistane. Attraverso tale trasmissione la scommessa che impegna le famiglie è la costruzione di un'identità come progetto a lunga distanza che fa dall'appartenenza culturale un valore.