Il patriarca Giuseppe Alessi. Racconti e segreti del primo presidente della Regione Siciliana
Barrafranca, 2024; br., pp. 162, cm 17x24.
ISBN: 88-6272-248-6
- EAN13: 9788862722483
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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Peso: 0.78 kg
Giuseppe Alessi nasce il 29 ottobre 1905 a San Cataldo e nel 1947 diventa il primo presidente della Regione Siciliana. Viene rieletto per altre tre legislature. Dal 1973 al 1992 è presidente dell'Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani. Cresce in una famiglia di artigiani sotto la guida di una madre forte che alleva otto figli, poi diventati professori, medici, preti e suore. Inizialmente destinato al sacerdozio, le sue capacità imprenditoriali portano il fratello Modesto a suggerire di cambiarne il percorso. Giuseppe Alessi si laurea in giurisprudenza a vent'anni e si avvicina ai circoli cattolici di Caltanissetta e altre città siciliane, incontrando figure come Bernardo Mattarella e l'onorevole Aldisio. Durante la Seconda Guerra Mondiale, lui e Pompeo Colajanni sono tra i pochi a non essere iscritti al Partito Fascista, da cui il paragone con Don Camillo e Peppone. Leonardo Sciascia lo definisce "l'avvocato prete". Il libro su Giuseppe Alessi nasce da una promessa incompiuta: nel 1978, chiede alla nipote Sonia cosa desidera in dono e lei gli chiede una sua biografia. Ne nasce una corrispondenza che però si interrompe. Alessi spiega alla nipote che la sua famiglia ha origini popolari e che non c'è molta memoria del passato. Grazie ai racconti del nonno Leone e alla corrispondenza con la nipote, l'autrice ricostruisce la storia dei suoi avi materni e paterni, confrontando tre generazioni. La storia parla di "traditori traditi" e dell'incontro tra le famiglie Alessi e Fasino, entrambe attive nella Democrazia Cristiana. Domitilla, la primogenita, sposa Aurelio Fasino, il cui fratello Mario diventa presidente della Regione Siciliana. La storia familiare si complica con la separazione dei genitori e la causa in tribunale per ottenere l'annullamento del matrimonio, causando anni di sofferenza per Domitilla e le sue figlie a causa del parentado paterno. Grazie alla sua determinazione, Domitilla fonda la casa editrice e libreria Novecento a Palermo, riuscendo a dare una svolta alla sua vita e a quella delle sue figlie.