Ferragosto a Paradise lsland. (Confessioni di un nonagenario)
Kimerik Casa Editrice
Patti, 2022; br., pp. 214.
(Percorsi).
collana: Percorsi
EAN13: 9791254661086
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
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Il titolo del romanzo evoca subito il fascino di lontane spiagge delle Bahamas dove un rilassante soggiorno è riservato solo a chi comune mortale non è, beato lui! Infatti, il protagonista è un uomo che per tutta la vita, salvo piccoli episodi "normali" di dura esistenza, si è portato dietro il peso assai lieve di un nome Fortunato che si è rivelato profetico. Nomen omen si dice spesso per chi ha vissuto in piena sintonia con il proprio nome di battesimo, ma chi potrebbe immaginare che ciò fosse potuto capitare a un uomo nato in un piccolo borgo della Valle di Zoldo, nel profondo nord delle Dolomiti, dove il sole compare poche volte all'anno? E invece, per una volta tanto, la cieca Fortuna aveva fatto tappa lassù nel suo costante viaggio tra gli umani per distribuire a caso qualcosa di diverso dalla solita e magra vita del povero montanaro. Infanzia e adolescenza di Fortunato parlano di emigrazione come di stimmate che non si abbandonano mai e restano indelebili per quel popolo storicamente sempre migrante: genìe intere di peracottari, gelatieri, zattieri e boscaioli per le strade d'Europa in cerca di fortuna. Poteva essere questo il suo destino, ma i frangenti della vita non sono prevedibili se è vero che "Uno su mille ce la fa" come recita una canzone di Gianni Morandi. E Fortunato ce la fa, mentre nei suoi ricordi i faticosi sentieri della sua valle si fanno ogni giorno più lontani, sbiaditi e irreali. Il Fortunato adulto è un uomo diverso dal giovane montanaro di un tempo. Almeno così ce lo racconta lui stesso attraverso una miriade di ricordi che il romanzo riversa al lettore in queste pagine ricche di pensieri, aneddoti, circostanze di vita turbinose. Quali sono più credibili? (Dino Bridda).